Alle porte dell’inverno torniamo alle tinte calde e alle atmosfere rassicuranti dello stile shabby
Un autunno bianco è quello che maggiormente stimola la nostra fantasia e ansiosi di rimetterci a lavoro fra carta vetrata e vernici, ricominciamo dallo stile shabby chic.
Caratteristiche dello stile shabby
La passione per le suggestioni che i mobili in legno riproposti in stile shabby regalano, sono sintetizzate nel significato stesso dell’espressione shabby chic: logoro, usurato, trasandato dal termine shabby e chic, secondo il significato che siamo soliti attribuirgli. Dunque un’eleganza trasandata è quella capace di conquistarci, declinata nelle tonalità morbide del bianco e dei colori pastello: tortora, azzurro o verde salvia.
I mobili che possiamo riadattare in questo stile sono i più svariati, perché lo stile shabby è naturalmente propenso al riciclo e recupera mobili usati regalando loro una seconda vita e un aspetto completamente nuovo. Dunque meglio il mobile vecchio, usato e perché no, intarsiato; fregi e bugni sono in grado di enfatizzare l’andamento graffiato della vernice e le superfici stondate ben si prestano ad essere reinterpretate in questa chiave. In tal senso meno versatili appaiono i mobili moderni, caratterizzati da linee squadrate e geometrie essenziali.
Se vogliamo dunque regalare ai nostri ambienti un tocco shabby, partiamo alla ricerca di mobili e complementi d’arredo usati; dalle nostre cantine ai mercatini, possiamo metterci in caccia del nostro nuovo pezzo shabby.
Stile shabby e vernici Rio Verde
Vediamo allora come trasformare il mobile scelto in un pezzo shabby chic con un po’ di attenzione, molto entusiasmo e con l’ausilio delle vernici della Linea Rio Verde. Esaminiamo insieme i passaggi fondamentali.
Cosa occorre
- guanti
- pennello
- carta abrasiva grana 320
- blocchetto di cera
- smalto all’acqua opaco colore grigio
- smalto all’acqua opaco colore bianco avorio
- finitura cerosa trasparente
Iniziamo con un intervento di pulizia della superficie del mobile aiutandoci con la carta abrasiva.
Una volta ritrovata una certa omogeneità, prendiamo lo smalto all’acqua opaco di cui abbiamo prediletto il grigio chiaro e procediamo all’applicazione. Facciamo asciugare per circa 4 ore, quindi prendiamo il blocchetto di cera. Scegliamo solo alcuni punti del mobile sui quali passare la cera: concentriamoci sugli angoli, la linea degli intarsi, le cerniere e i pomelli laddove siano presenti.Procediamo quindi a stendere lo smalto all’acqua opaco bianco avorio e attendiamo nuovamente i tempi di asciugatura, circa 4 ore.
A mobile perfettamente asciutto riprendiamo la carta vetrata e procediamo a grattare il colore nei punti dove abbiamo in precedenza passato lo strato di cera. Il nostro intervento deve permettere al primo strato di vernice applicato di riemergere.
Completiamo il lavoro con la finitura all’acqua trasparente effetto cera che passeremo con cura sull’intera superficie e lasceremo asciugare per circa 12 ore. L’effetto che otterremo con quest’ultimo passaggio è una superfice lignea morbida quasi ovattata.
L’impiego delle vernici per il legno della linea Rio Verde ci permette di contare su prodotti vernicianti di grande qualità; l’eccellente resa estetica e la lunga durata degli interventi, sposano la sicurezza di queste formulazioni frutto di un lungo e ininterrotto lavoro di ricerca per offrire al mondo del fai da te la professionalità di vernici per il legno ecosostenibili.
Shabby chic arredamento e accessori
Bauli, credenze, cassettoni, specchi e comodini possiamo intervenire su un’ampia gamma di supporti e trasformarli, come abbiamo visto, partendo dalla vernice per il legno e continuando con gli accessori.
Lo stile shabby, infatti, veste il nostro ambiente anche attraverso l’impiego di stoffe, tessuti, complementi d’arredo e soprammobili. Tendaggi e cuscini in stoffe naturali come cotone grezzo, lino, ma anche velluti morbidi per le coperte. Grandi lampadari e complementi d’arredo in ferro battuto. Ricordiamo che lo shabby chic mutua molto dallo stile Vittoriano delle grandi case della campagna inglese, ma non solo.
Per una delle tendenze più apprezzate nell’ultimo decennio le contaminazioni e rivisitazioni non mancano e se lo stile Vittoriano è il più classico, non possiamo tralasciare le interpretazioni più vicine allo stile tipicamente nordico delle case Svedesi, con una maggiore esaltazione delle caratteristiche naturali del legno. Non dobbiamo altresì dimenticare la Maison Laffitte dello stile Gustaviano e il fascino graffiato del più recente Urban Style nel quale il ferro è grande protagonista con accostamenti spesso insoliti ma di grande armonia.
Dunque c’è spazio per declinare questo stile secondo il proprio gusto e le proprie possibilità, partendo dal recupero di mobili, complementi d’arredo, stoffe e accessori, da riproporre in una nuova chiave.